venerdì 19 agosto 2011

Missione di solidarietà in Ammassalik

Siamo tornati da pochi giorni dalla seconda missione in Ammassalik.
Lo scopo era quello di mostrare ad alcune persone interessate a collaborare al Progetto Italiammassalik la realtà umana e ambientale per cui andavano ad impegnarsi.
In sintesi: un viaggio 'culturale' creato su misura con lunghe soste in villaggi dove si è stati ospitati nelle abitazioni dei locali.

(Il fiordo di Sermilik dal villaggio di Tiniteqilaaq)

Gli icebergs del fiordo di Sermilik, i bambini del villaggio di Tiniteqilaaq perennemente assediato dai ghiacci, Sermiligaaq il piccolo paese di pescatori nell'omonimo fiordo, i villaggi abbandonati di Qernertivartivit e Ikateq, gli insediamenti in pietra di Amitsivartiq, di Sarpaq e di Akerneraaq, l'inlandsis risalito dalla baia di Nagtivit: tutti luoghi, la cui esistenza è stata resa nota qui in Italia grazie al Progetto Italiammassalik, finalmente sono stati conosciuti dai partecipanti grazie a questo viaggio che, non essendo stato organizzato a scopo commerciale, ha lasciato un aiuto economico ai locali: accompagnatori e ospitanti.

(La scuola del villaggio abbandonato di Ikateq)

Il viaggio 2011, che per le particolari caratteristiche può essere considerato una vera e propria 'missione di solidarietà' ha permesso anche questo anno, come nel viaggio del 2010, di interagire con le popolazioni dei villaggi e portare, specialmente ai giovanissimi, il senso della solidarietà e del rispetto che noi occidentali abbiamo verso la loro cultura, solidarietà e rispetto che nei decenni trascorsi è sempre stato loro negato.

(Famiglia inuit a Tiniteqilaaq)

(Tiniteqilaaq: abbiamo costruito un paio di trampoli, con una vecchia scala in legno,
e abbiamo insegnato ai bambini ad usarli. Un gioco che non conoscevano...)

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